Testimonianze della Shoah L’incontro con la scrittrice Daniela Padoan

di: Celia Diaz e Elisa Maglienti

Martedì 28 gennaio, in occasione della giornata della memoria, Daniela Padoan, famosa scrittrice e saggista che da anni si occupa di raccogliere testimonianze della Shoah, ci ha presentato il suo libro in Aula Magna.

Ci ha colpito il fatto che a differenza di altri anni, Daniela sia stata la prima a mostrarci questo tragico avvenimento da un punto di vista femminile, poiché secondo lei le voci maschili hanno sempre prevalso su quelle femminili. Molto interessanti tutte le testimonianze dirette che vengono riportate sia nel documentario sia nel libro, testimonianze delle poche donne sopravvissute ad Auschwitz. Tre donne che hanno vissuto l’olocausto in diversi momenti della vita: Liliana Segre appena adolescente, Goti Bauer, ormai una giovane donna e Giuliana Tedeschi, madre di due figlie.

Ad aprire l’evento, il documentario “Conversazioni con tre sopravvissute ad Auschwitz: Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi”. Successivamente, Daniela ci ha presentato anche il suo libro dal titolo “Come una rana d’inverno”, nel quale vengono descritti moltissimi aspetti della vita nei campi di concentramento: la maternità negata, l’umiliazione dei corpi nudi e freddi, l’aspetto disumano delle condizioni di vita della comunità e delle loro precarie condizioni igienico-sanitarie e sociali.

E’ stato scioccante vedere il documentario e in seguito apprendere più a fondo il contenuto del libro, è stato come vedere e parlare le persone che sono state direttamente coinvolte. Tutti gli storici non possono fare altro che ricostruire una parte della realtà basandosi sulle fonti e i numeri ed è per questo che acquistano un certo valore le testimonianze perché completano il quadro generale.

È un libro che raccomandiamo moltissimo perché porta ad una riflessione profonda rispetto alla vita che viviamo oggigiorno e quella di 80 anni fa, rivelando aspetti di cui molto sicuramente non eravamo a conoscenza prima.

Per concludere, ci piacerebbe ringraziare la scuola per aver organizzato questa attività che ci è servita per ricordare questo genocidio.

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